Comitato Inquilini ENPAM Canton49
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Al Presidente dell’Associazione Inquilini ENPAM Roma
Walter D’amanzo
Come soggetto collettivo impegnato nella difesa degli inquilini associati vogliamo esprimere la piena condivisione del nostro Comitato a quanto da voi e espresso nel comunicato del 6/10/2009.
Teniamo a precisare che il mandato a rappresentare i nostri interessi di inquilini e potenziali acquirenti degli immobili, rivendicato da parte dei Sindacati deve essere basato:
1. su informazioni e orientamenti chiari relativi a tutti gli aspetti contrattuali
( clausole, scadenze, rinnovi relativi a tutte le tipologie di contratti in essere e in divenire). In tal senso, siamo costretti a rilevare , su precise segnalazioni dei nostri associati, rinnovi contrattuali effettuati con clausole vessatorie quanto alle maggiorazioni allestite, alle richieste immotivate di arretrati, alle date di scadenza contestabili. In tale circostanze, gli inquilini, anche iscritti ai sindacati , hanno lamentato di essere stati incoraggiati da autorevoli rappresentanti sindacali a firmare il rinnovo, senza sollevare obiezioni. Solo successivamente, a contratti già firmati a decine, di fronte ai tentativi di rivalsa adottati dagli inquilini singoli o associati , i sindacati hanno adottato una linea di possibile contestazione dei contratti estorti. Assistiamo, comunque, al perdurare di una gestione caotica e oscura delle modalità di rinnovo dei contratti, da parte dei gestori ENPAM, avverso la quale non intercettiamo un preciso orientamento dei sindacati agli inquilini, né un’interlocuzione chiara ed efficace con l’ENPAM;
2. su informazioni, orientamenti e iniziative altrettanto chiari in relazione all’allestimento delle modalità di vendita .
Anche su questo fronte, assistiamo, sconcertati a pressioni operate dai sindacati a costituire immediatamente cooperative di acquisto senza l’acquisizione di una chiara e precisa modalità e tempistica di dismissione da parte dell’ENPAM. Che al contrario, attraverso il recente comunicato GEFI, si è espressa, in modo inequivocabile per la battuta d’arresto rispetto alla vendita e per il non riconoscimento di tali cooperative.
La conseguenza è:
- un disorientamento generale sulle azioni da attivare con la massima informazione e il
generalizzato consenso da parte di tutti gli inquilini;
- un atteggiamento da parte dei Sindacati , troppo spesso di insofferenza a ogni richiesta
di chiarimento considerata come pregiudizialmente ostile ;
- l’indebolimento dell’intera platea degli inquilini divisi tra quanti hanno rinnovato i
contratti e gli altri , quanto hanno costituito le cooperative e gli altri… e così via.
Abbiamo invece bisogno, di fronte a una Fondazione agguerrita e particolarmente ostile, del massimo dell’unitarietà di intenti e di iniziative, al quale concorrere con tutte le associazioni, comitati , sindacati allestiti. In tal senso ci associamo alla convocazione di un’assemblea cittadine, all’interno della quale chiarire urgentemente i problemi posti. A tal fine auspichiamo contatti immediati.
Un cordiale saluto
Il Presidente
Lidia Mazzola
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